IL SANDOMENICHINO – LA STORIA DI UN PREMIO CHE VIENE DA LONTANO
Il Premio San Domenichino nasce nel 1958, ispirato dalla sagra popolare di "San Domenichino" celebrata fin dal 1914. Fondato da Padre Gesualdo Grassi con un comitato di promotori, inizialmente includeva due sezioni, Poesia e Prosa in dialetto massese, premiando i partecipanti con simbolici riconoscimenti. Dopo una sospensione nel 1964-65, riprende con una nuova giuria e la sezione “Poesia in lingua”. Negli anni successivi, il premio evolve, includendo la sezione "Libro Edito" (1988) e adottando una struttura organizzativa più solida con il "Centro Culturale San Domenichino" (1991).
Il premio si afferma tra le manifestazioni culturali italiane di rilievo, ampliandosi a livello internazionale e attirando nomi illustri della letteratura e della cultura come giurati e premiati. Nel 1997 viene istituito il "Premio della Cultura e/o Carriera" che ha visto riconoscimenti a figure di spicco come Rita Levi Montalcini, Andrea Bocelli e Mario Luzi. Dal 2004 si consolidano le sezioni “Poesia Inedita” e “Libro Edito”, mentre dal 2013 il Premio cambia denominazione, includendo la narrativa edita e inedita.
Nel 2020, il Consiglio Direttivo rinnova la propria composizione, guidato dal presidente Avv. Giacomo Bugliani, e continua a innovare con l’aggiunta di nuove sezioni come la “Letteratura per ragazzi – Premio Pinocchio”. Il San Domenichino oggi è un punto di riferimento per la poesia e la narrativa, con il patrocinio di prestigiose istituzioni e un respiro internazionale che celebra la cultura e la creatività.